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Crolla il petrolio dopo il flop Doha

Il greggio Wti scende a 37,61 dollari al barile perdendo 2,7 dollari. I prezzi non erano infatti riusciti a superare i massimi di marzo a 41,90 dollari al barile, attestandosi in chiusura di ottava poco sopra i 40 dollari. Il venir meno di questa ipotesi, “comprometterà seriamente la fiducia degli investitori”, sostiene Deshpande.

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Pertanto il ministro del petrolio del Qatar ha annunciato che i Paesi riuniti a Doha “hanno bisogno di più tempo” prima di trovare un’intesa e che molto probabilmente non ci sarà un nuovo summit prima di giugno. L’obiettivo era non tanto quello di tagliare la produzione ma almeno di congelarla ai livelli di gennaio come era previsto da un’intesa provvisoria raggiunta a febbraio.

Il 17 aprile in Qatar si è tenuta una riunione per mettere un tetto alla produzione dell'”oro nero” e farne salire il prezzo. Il mercato si attende venga confermato un tono particolarmente accomodante e ribadita la volontà di introdurre ulteriori misure, qualora necessarie. Tuttavia per Bjarne Schieldrop, analista di Seb Bank, e’ evidente che i principali investitori che operano sul mercato del petrolio non hanno rivolto particolare attenzione all’evento. Il rublo è crollato, sullo sfondo del crollo dei prezzi del petrolio.

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I contenuti dell’articolo sono esclusiva responsabilità dell’autore e non impegnano la redazione de Lamiafinanza.

Petrolio fallisce vertice a Doha nuovo incontro a giugno