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L’Isis perde terreno nella zona al confine tra Siria e Turchia

Carri armati turchi sono entrati nel distretto a nordest di Aleppo aprendo un nuovo fronte dell’operazione militare “Scudo dell’Eufrate” lanciata il 24 agosto scorso per combattere l’Isis in Siria.

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L’Isis cacciato dal confine tra Turchia e Siria Il premier turco Binali Yildirim ha confermato che i ribelli siriani appoggiati da Ankara hanno messo in sicurezza 91 km di confine con la Turchia mettendo in fuga le milizie dell’Isis.

Gli uomini del Califfato sarebbero stati costretti a ritirarsi anche da Al Qadi e Tel Mizab, perdendo ogni continuità territoriale con la Siria. Almeno 19 soldati e membri delle forze di sicurezza turche sono morti nelle ultime 72 ore negli scontri nel sudest del Paese. I carri sono sostenuti dall’artiglieria, che continua a fare fuoco sulle postazioni dell’Is. L’esercito ha affermato di aver “neutralizzato” 104 membri del Pkk ad Hakkari.

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La Turchia teme che i combattenti curdi siriani possano incoraggiare i militanti curdi che vogliono la rivoluzione sul suo territorio. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti civili, i ribelli hanno preso il controllo di tre villaggi nella giornata di sabato 3 settembre. In un altro momento, i jihadisti hanno distrutto due tank turchi colpendoli a distanza con razzi anti-carro, distruggendoli e uccidendo “numerosi militari turchi”.

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