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Mps: stress test, Cet1 crolla a -2,44%

Tre delle cinque banche italiane passano agevolmente gli stress test europei, ma la più importante e unica veramente sistemica, Unicredit, assieme al “malato terminale” Mps sono fra le 10 peggiori banche d’Europa. C’è poi un altro fattore che potrebbe avere ripercussioni: la mossa che la Bce potrebbe compiere in tema di capitalizzazione ed eventualmente di ricapitalizzazione. A livello europeo, invece, preoccupazioni sono state espresse per l’istituto spagnolo Santander, la londinese Barclays, la francese Bnp Paribas e, in particolare, per la tedesca Deutsche Bank. Facendo comunque il confronto con l’unico target Srep disponibile, quello in vigore da gennaio 2016, Intesa resterebbe sopra quella soglia (pari al 9,5%) anche nello scenario avverso: la discesa del Cet1 dell’istituto si fermerebbe infatti al 10,24%, +74 punti base rispetto al target. L’esito degli stress test e’ stato pubblicato solo nell’ultima seduta utile, e a mercato gia’ chiuso, con i risultati delle cinque banche italiane coinvolte gia’ “scontato’ dalle indiscrezioni della vigilia: contrastati i titoli dei quattro istituti piu’ o meno promossi dagli stress test, con Unicredit a -4,11%, Intesa Sanpaolo +0,72%, Ubi invariata a 2,744 euro per azione, Banco Popolare +3,54%”.

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Banco Popolare. Nello scenario base, il Cet1 Fully loaded di Banco Popolare si attesterebbe al 14,61%. Tutto cio’ in un contesto in cui i rischi di credito, particolarmente penalizzanti per l’Italia da poco uscita dalla recessione, pesano nello scenario avverso ben 349 miliardi sui bilanci delle 51 banche, con le sofferenze peggiori in Italia, appunto, Gran Bretagna, Spagna e Francia.

Banche:Eba,migliora resistenza sistema